venerdì 15 dicembre 2017

«Isernia. L'altra memoria». In mostra: Trattato di Mascalcia di Giordano Ruffo

(foto: Manuela De Leonardis)


Il Trattato di Mascalcia è opera di Giordano Ruffo di Calabria (lat. Jordanus Rufus), maniscalco dell’imperatore Federico II. 

È conosciuto per un trattato di ippiatria, vertente soprattutto sulla cura dei cavalli da adibire alla guerra. Il trattato fu commissionato dall’imperatore, che ne supervisionò la stesura, ma non fu completato se non dopo la morte di Federico II. Viene considerato il primo trattato di veterinaria dell'Europa latina, successivamente stampato in più edizioni.



Il codice in mostra
(foto: Tobia Paolone)

Ebbe molto successo e collezionò da subito versioni in volgare e in altre lingue europee (francese, inglese) oltre che in ebraico. Si conoscono 155 copie manoscritte del Trattato, di queste 47 sono in latino e 88 sono in volgare, come l’esemplare qui esposto, di proprietà della famiglia De Leonardis. 


La particolarità dell’esemplare in esposizione è nel suo essere stato vergato, nel 1489, per volontà di Mastro Bartholomeo de Centuoro de Sergne (=Isernia) per uso suo e dei suoi discendenti, probabilmente su pergamena lavorata presso le concerie locali.



(foto: Manuela De Leonardis)

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