giovedì 22 giugno 2017

«Isernia, paese brutto e sporco» agli occhi dello svizzero von Salis-Marschlins, 1789

Lo svizzero Carl Ulisses von Salis-Marschlins, conte del Sacro e Romano Impero, fece il suo grand tour italiano nel 1789, anno fatale per tanti altri nobili par suoi. Contrariamente ad altri giovani, ricchi aristocratici, Carl non si limitò – come tanti giapponesi – al tragitto Venezia-Firenze-Roma, ma decise di spingersi tra i leones delle Province Napoletane, viaggiando – esoticamente – tra Puglie, Lucania, Abruzzi, spesso mettendo albergo nei luoghi più isolati e derelitti. Non poteva mancare un soggiorno a Isernia, tappa affrontata nel suo viaggio da Sulmona a Napoli, di cui l’ospite – autore di un diario intitolato, appunto, Reisen in verscheidene Provinzen des Königreichs Neapel (Zurigo e Lipsia, 1793) e tradotto per la prima volta in italiano nel 1906 (Nel Regno di Napoli - Viaggi attraverso varie provincie nel 1789, Trani, 1906) – traccia questa sconfortante descrizione (pp. 265 e ss.):







«I dintorni di Castel di Sangro hanno misera apparenza: pochi campi, per lo più coltivati a gran turco, variano la eterna monotonia dei pascoli; e i pochi villaggi seminati sulle montagne aride e rocciose, raramente vestite da boscaglie non riescono a spezzare la monotonia che prosegue per 19 miglia, vale a dire la distanza che separa Castel di Sangro da Isernia.  […] Trovai numerosissimi armenti di pecore, che viaggiavano verso il Tavoliere di Puglia, e seppi che in questa parte dell’ Abruzzo la popolazione non vive che dall’allevamento e dall’ingrassamento degli ovini. […] Gli abitanti di questi borghi vivono in uno stato direi quasi selvaggio, non avendo nessuna comunicazione con i vicini ed avendo ciascuno un modo di vestire speciale, da parecchi secoli, ed assolutamente differente l’un villaggio dall’altro. […] Isernia, paese brutto e sporco di 7000 abitanti, non possiede nulla di importante, se non il tempio dei SS. Cosmo e Damiano, il quale invero, merita attenzione, non tanto per i suoi pregi  esterni e interni, quanto pel  voto singolare che vi fanno le ragazze che cercano marito […] Resta Isernia nel centro di un terreno ricco di vigneti, di grano e di alberi da frutta, fra i quali fa capolino, ogni tanto l’ulivo

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