martedì 4 giugno 2013

Il ponte della Prece


Xilografia tratta dall'opera «La Patria. Geografia dell'Italia»,
di Gustavo Strafforello, U.T.E.T., Torino, 1899.


A Isernia La Prece è il profondo vallone creato dal fiume Sordo, a occidente dell’abitato storico.
In tempi più remoti, il «dirupare taluno per la Prece» era minaccia comunemente formulata e spesse volte attuata. Allorché i Francesi espugnarono finalmente Isernia, nel gennaio 1799, si abbandonarono ad una feroce vendetta. Furono molti, tra i resistenti, che in alternativa alla fucilazione subirono quell'atroce fine. 
Altre volte, si rimase a livello di mera intimidazione: Stefano Jadopi - nella sua monografia pubblicata parzialmente in Il Regno delle due Sicilie descritto ed illustrato da Filippo Cirelli (vol. XIV, fasc. 1, Molise, Napoli s.d.) - riferisce che la plebe inferocita minacciò di dirupamento il recalcitrante usciere comunale Santorsola, nel luglio 1857 (ne abbiamo parlato a proposito della rivolta contro l'introduzione della tassa sul vino). 
Con la costruzione del viadotto (1887/1892), intitolato al medico Antonio Cardarelli, il locativo La Prece si è esteso al ponte. Dal ponte della Prece molti, nel corso degli anni, hanno tentato o perfezionato il suicidio. Per questo, come si legge da qualche parte in rete, sei davvero di Isernia se quando senti parlare della Prece inizi a tremare più che pregare.